Uno dei “Quattro laghi” dei Campi Flegrei. Di origini vulcaniche e dalle acque salate, fu utilizzato in antichità per la coltivazione delle ostriche e delle lamprede, nonché di mitili fino a epoche ben più recenti.

Cenni Storici

Identificato nell’antichità con la “Acherusia Palus” – tanto da essere conosciuto anche col nome “Lago Acherusio” – il Lago era considerata la mitica palude infernale formata dal fiume Acheronte. Già prima dell’arrivo dei Greci, questo specchio d’acqua salata era adibito alla coltivazione di molluschi quali ostriche e mitili. Durante il XIX secolo il lago era famoso anche per l’allevamento di lamprede, tanto da essere citato anche da Alexandre Dumas ne “Il Conte di Montecristo” proprio in relazione alla provenienza di questo pesce servito a tavola durante un banche tra lo stupore dei commensali. Nei suoi bassi fondali sono stati rinvenuti diversi reperti di epoca romana, a testimonianza di varie strutture erette dai patrizi dell’epoca (oggi purtroppo scomparse) per godersi l’amenità di questi luoghi.

Morfologia

Il lago si estende per una superficie di poco meno di un km quadrato (0,97 km quadrati, per la precisione) ed è diviso dal mare dai due lembi di terra compresi tra la frazione bacolese di Torregaveta e quella di Cuma. Dal punto di vista geologico, il lago deriva da una formazione vulcanica solfatarica. La forma circolare era una volta più estesa e la sua riduzione è da attribuire all’ingressione del mare. Nei suoi bassi fondali sono stati rinvenuti diversi reperti di epoca romana, a testimonianza di varie strutture erette dai patrizi dell’epoca (oggi purtroppo scomparse) per godersi l’amenità di questi luoghi.

Suggestioni

Al suo interno sorge la Casina Vanvitelliana, il casino di caccia dei reali Borbonici che un tempo era accessibile solo tramite imbarcazioni e che oggi è invece collegato alla vicina sponda del Parco Vanvitelliano con un caratteristico e suggestivo ponte in legno. Il verde cresce dominante e rigoglioso lungo le sue rive che ospitano sia attività di ricezione che terreni coltivati con i prodotti tipici dei Campi Flegrei. Durante il periodo primaverile ed estivo, è possibile attraversarlo con l’ausilio di piccole imbarcazioni o canoe, noleggiabili nel Parco della Quarantena che vi si affaccia.

Come arrivare al Lago Fusaro