La suggestiva struttura settecentesca in stile Barocco, è stata immortalata da diversi registi nei loro film e oggi – dopo una recente ristrutturazione sia interna che esterna – è scelta come set fotografico da diverse coppie di neosposi o da personaggi dello spettacolo che vogliono uno sfondo particolarmente coreografico per il loro book di presentazione.
Nel bel mezzo del lago Fusaro si erige il Real Casino di Caccia che fu progettato dai fratelli Vanvitelli su commissione della famiglia Borbone, all’epoca a comando di Napoli e del Regno delle due Sicilie.
Cenni Storici
Commissionata dalla famiglia Borbone agli architetti Luigi e Carlo Vanvitelli (che firmarono, tra gli altri, i progetti della Reggia di Caserta, palazzo Calabritto e il Foro Carolino di Piazza dante a Napoli), la Casina fu realizzata in un primo momento come casino di caccia della famiglia reale all’interno della loro tenuta. In seguito, fu usata come residenza per ospiti illustri: tra le sue mura furono accolti il re Francesco II d’Asburgo-Lorena, il compositore Gioacchino Rossini e – più recentemente – il Presidente della Repubblica Italiana Luigi Einaudi.
Architettura
Il “Real Casino Borbonico”, altrimenti conosciuto come Casina Vanvitelliana dal nome dei suoi ideatori, rappresenta una delle più raffinate produzioni settecentesche in stile Barocco. Ha una pianta assai articolata, dodecagonale, sviluppata su due livelli terrazzati. Al piano inferiore si trovano la “Sala Circolare” originariamente dedicata agli incontri di gala, al suo esterno si trovano invece i vari ambienti di servizio. Al piano superiore – un tempo accessibile solo ai componenti della famiglia reale – si colloca la “Sala delle Meraviglie” dove si possono ammirare gli affreschi delle quattro stagioni a opera del pittore paesaggista Filippo Hackert. Su questo stesso piano, vi è presente una stanza adibita a studio privato e una cameretta di servizio.
L’edificio si trova nel bel mezzo del Lago Fusaro, collegato alla riva tramite un lungo e suggestivo ponte in ferro.
Suggestioni
Già dal pontile in legno che porta alla struttura, la Casina Vanvitelliana si presta ottimamente per fare da cornice ai servizi fotografici dei novelli sposi: non importa quindi se si ha un animo romantico o meno, per capire il perché questa perla architettonica che sorge lì dove un tempo si allevavano ostriche e lamprede basta un’occhiata.
Non a caso il luogo è stato scelto come set da diversi registi e artisti, tra cui vale la pena citare Lina Wertmuller, Lucio Fulci e Maria Grazia Cucinotta.